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Calcio Catania, parla Raffaello Follieri: «Ecco perché voglio comprare il club etneo»

Di Giovanni Finocchiaro |

«Sì, voglio comprare il Catania. Spero entro fine anno di chiudere la trattativa».

Raffaello Follieri ieri mattina, alle 9 in punto, era a Roma per discutere con il suo staff di avvocati i passi per acquistare il Catania. Domenica pomeriggio, Follieri – imprenditore che si occupa del trasporto di idrocarburi, proprietario di 17 petroliere che muovono il greggio in ogni parte del mondo – è arrivato da Londra in Italia. Al nostro giornale ha concesso un’intervista in esclusiva per spiegare intenzioni e tempi tecnici sulla possibile acquisizione della società.

Il primo approccio è ormai di dominio pubblico.

«Ho incontrato Lo Monaco, ad del Catania, abbiamo parlato dell’operazione. Ho manifestato il mio interesse nei confronti del club. Quando ho saputo che la proprietà ha diffuso pubblicamente l’intenzione di cedere, ho incaricato i miei avvocati di trattare».

Il prossimo passo?

«Ho incontrato i miei legali per panificare ogni movimento da qui al possibile annuncio».

Ha programmato già un trasferimento a Catania?

«Ho intenzione di arrivare in città se e quando acquisirò il club».

Lo ha chiesto per intero o in compartecipazione con l’attuale proprietà?

«No voglio acquistare il cento per cento del Catania».

E’ mai stato in Sicilia?

«Da turista, vent’anni fa a Catania. Più di recente a Taormina».

Perchè ha scelto di trattare il Catania piuttosto che un’altra società?

«Mi interessa la città perchè ha un’utenza sportiva e calcistica che poche altre in italia possono vantare. Catania ha una storia prestigiosa e una tifoseria calorosa. Si può sviluppare un progetto di internazionalizzazione».

Idee ambiziose.

«Il nostro progetto è portare la città a un livello calcistico internazionale».

Sa, Follieri, che nel recente passato altri imprenditori hanno trattato il Catania, poi tutto è sfumato.

«Capisco il significato della sua domanda. Le rispondo chiaramente: non ho bisogno di pubblicità in Italia. Nel mio Paese non sviluppo businnes. Ho solo l’interesse a concludere l’operazione a Catania perchè credo nelle potenzialità della piazza».

Lei ha fatto un’offerta. C’è differenza rispetto alla richiesta?

«Stiamo discutendo, prima analizzeremo i numeri certi che saranno quelli che ci aspettiamo».

Nell’operazione Catania è incluso anche l’acquisto di Torre del Grifo?

«Assolutamente sì. Torre del Grifo è una struttura di eccellenza europea».

In che modo intende sfruttarla?

«Per noi conta moltissimo, per esempio, lo sviluppo delle Academy e la cura delle squadre giovanili».

E la prima squadra?

«Ieri ha vinto e sono contento per loro».

Ma il Catania adesso si trova a metà classifica in Serie C.

«Non compromette le operazioni, non influenza le nostre intenzioni. Meglio cominciare dal basso e costruire una realtà compiendo un passo alla volta. La Serie C è una categoria da cui si potrebbe sviluppare una gestione importante».

Quali aspettative potrà avere il pubblico etneo?

«Il nostro gruppo fa attività a livello internazionale, le aspettative sono massime: intanto ritornare in Serie A».

Lei, riferendosi al Calcio Catania, ha anche parlato di mercato di gennaio.

«Se dovessimo subentrare con i tempi giusti, sì, il mercato di riparazione ci interessa per rinforzare l’organico».

Nel recente passato il suo gruppo ha tentato di acquisire Foggia e Palermo. Ha anche manifestato interesse per il Trapani.

«Foggia è la squadra della mia città (Follieri è nativo di San Giovanni Rotondo, ndr), Palermo era un club interessante. Poi c’è stato il fallimento e tutto è saltato».

Ha una squadra del cuore, signor Follieri?

«Se parliamo di calcio no. Faccio il tifo per gli Yankees di New York. Parliamo di baseball, però».

Conosce la realtà della C meridionale?

«Ho origini meridionali. Conosco Avellino, Bari. Ho visto qualche spezzone delle partite del Catania».

I tifosi aspettano risposte certe.

«Vogliamo dimostrare serietà nel concludere l’operazione, siamo entusiasti della piazza. Spero di portare nuove energie e nuove finanze. Così facendo credo che la tifoseria, oggi abbastanza delusa da quello che leggo, si ravviverà».

Potrebbero esserci altri imprenditori di respiro nazionale o internazionale interessati al Catania.

«Noi abbiamo confermato un interesse concreto. Vogliamo acquistare il club. C’è stata un’ apertura da parte dell’attuale proprietà e stiamo trattando in maniera diretta ma anche molto discreta. Presto avremo risposte».

Emergono altri particolari. Se dovesse subentrare in toto, rilevando il Catania, Raffaello Follieri avrebbe già un’organizzazione propria per gestire la società. Ci riferiamo alla dirigenza, ma anche al consiglio di amministrazione. Follieri ha uomini di fiducia che lo supportano quotidianamente nelle sue attività che spaziano dall’Arabia fino all’Inghilterra: a livello giuridico, amministrativo, sul piano della comunicazione e della gestione dei rapporti con l’esterno. Il nome che, fin qui, è emerso è quello di Riccardo Fabbro, suo uomo di fiducia in Italia che potrebbe avere un ruolo nella società rossazzurra se – e ribadiamo se – l’affare dovesse andare in porto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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