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Pil: Confesercenti, dati preoccupanti, no nuove imposte, sì lotta all’evasione (2)
(AdnKronos) – “I consumi valgono il 60% del nostro Pil”, spiega Confesercenti, “pertanto senza un rilancio della domanda interna l’economia difficilmente tornerà a correre”. “Per questo diciamo no alla revisione delle aliquote Iva” sottolinea Confesercenti a proposito delle ipotesi rilanciate in questi giorni su più quotidiani.
E continua affermando che “sarebbe un modo per alzare surrettiziamente la pressione fiscale per tutti”. “No anche al cambio continuo, in corsa, delle regole fiscali”, aggiunge Confesercenti, domandandosi che fine farà la flat tax per le imprese con ricavi fino a 100 mila euro. “Le imprese hanno bisogno di regole certe per pianificare attività e investimenti”, precisa. “Sì, invece, al taglio del cuneo fiscale e alla lotta all’evasione: ma deve essere intelligente e ‘visibile’, mirata a ridurre la pressione fiscale complessiva”.
“Come sottolineato anche oggi su ‘Repubblica’ dall’ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini, le banche dati a disposizione del fisco e della pubblica amministrazione già oggi consentono di individuare gli evasori: senza bisogno, dunque, di piani per la tracciabilità basati su ‘tasse sul contante’ che non farebbero altro che frenare ulteriormente la spesa delle famiglie”, conclude ConfesercentiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA