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Piazza Armerina, pensioni magre? Si va a teatro gratis

Di Marta Furnari |

Piazza Armerina (Enna) – In tempi di disagio sociale ed economico riuscire a far quadrare il bilancio familiare può risultare difficile anche per la popolazione anziana, le pensioni, spesso non al di sopra dei mille euro, permettono a malapena di far fronte alle esigenze ordinarie e del quotidiano ma non a svaghi di tipo culturale o a viaggi. Anche per questo la terza edizione di “Anziani a teatro” è stata salutata in maniera positiva dai soci del centro comunale diurno anziani “Karol Wojtyla”, di via Remigio Roccella, con visione gratuita di una vasta serie di spettacoli teatrali.

Infatti la compagnia teatrale “Il sipario”, l’associazione culturale “Il baule dell’arte” e la cooperativa “Aquarius”, che al teatro “Garibaldi” sono presenti con i rispettivi cartelloni per la stagione 2017/2018, hanno proposto all’amministrazione comunale piazzese l’acquisto di abbonamenti da destinare al centro diurno anziani a un costo inferiore rispetto a quello riservato al pubblico, rendendosi disponibili alla compensazione con il ticket dovuto per la fruizione del teatro. La giunta comunale ha approvato l’iniziativa che permetterà agli anziani di fruire degli abbonamenti gratuiti scegliendo tra l’ampio ventaglio di spettacoli.

Negli anni scorsi questa tipologia di abbonamento ha sempre riscosso un vasto interesse nei soci del centro diurno poiché permette alla fascia della terza età di non essere tagliata fuori dalla vita culturale e artistica della città. Anche quest’anno la nuova stagione teatrale vedrà una nutrita partecipazione. Gli abbonamenti sono in tutto 87 in modo tale da coinvolgere di volta in volta i circa 250 soci del centro anziani il cui presidente Aldo Germanà dice: «La possibilità di assistere agli spettacoli teatrali gratuitamente per i soci che percepiscono un reddito da pensione sociale è importante, in questo modo anche chi ha difficoltà economiche e di certo non potrebbe permettersi, oltre all’ordinario, degli svaghi culturali, può partecipare alle attività che in tal senso offre il nostro territorio» Germanà conclude con una riflessione su come sono cambiate le condizioni sociali della terza età: «Prima chi andava in pensione si poteva concedere vacanze, hobby e divertimenti, oggi che molti figli e nipoti non hanno purtroppo, per mancanza di lavoro o a causa di lavori saltuari, una stabilità finanziaria, tra noi soci capita di esternare preoccupazioni. Gli anziani siamo diventati in molte famiglie l’unica fonte di reddito certo e preferiamo aiutare come possiamo le nuove generazioni piuttosto che pensare ai nostri svaghi».

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