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Collettore dei Ciclopi, la volta buona

Di Enrico Blanco |

Aci Castello – L’ennesima vigilia di attesa per il collettore dei Ciclopi, che porterà i reflui da Capomulini fino all’innesto di Picanello, a Catania, per poi sversare a Pantano d’Arci, bypassando così le acque di un tratto tra i più belli della costa siciliana. Però qualcosa si muova, finalmente. «A fine mese, il 29 agosto, il direttore dei lavori della ditta che si è aggiudicato l’appalto ha convocato una conferenza di servizi con tutti gli enti interessati per gli scavi da effettuare che necessitano delle relative ordinanze», dice il sindaco castellese Filippo Drago che pregusta l’avvio dei lavori, già in autunno, anche se a questo punto aumenteranno le difficoltà per la viabilità già abbastanza problematica nel tratto Capomulini sud – Ognina che sarà al centro degli scavi che si effettueranno in parte lungo la statale 114 e, dal centro di Aci Castello, sul lungomare della Scogliera. I “geroglifici”, di cui molti chiedono il significato, sono i segni lasciati a inizio estate dai tecnici lungo le carreggiate al centro degli scavi per indicare nel sottosuolo l’eventuale presenza di condutture e cavi.

La realizzazione dell collettore dei reflui della Riviera dei Ciclopi fu pensata nel 2004, al posto dei mai nati depuratori in loco e delle condotte sottomarine. Da allora ci sono stati momenti in cui si stava per abbandonare anche il progetto del collettore. Questa sembra essere la volta buona per riportare la riviera dei Ciclopi alle antiche condizioni, pur in considerazione dell’antropizzazione della costa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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