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Lo stupro di Misterbianco, dal Riesame no alla scarcerazione, il “branco” resta dentro

Di Concetti Mannisi |

Restano in carcere i tre uomini arrestati per lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza della zona di Palagonia, avvenuto in una strada periferica di Misterbianco nella notte fra il 30 settembre e il primo ottobre scorsi. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catania, che ha respinto la richiesta di annullamento della misura cautelare presentata dai legali dei tre bruti.

Un ruolo importante l’ha avuto anche il video di un minuto trovato nel cellulare di uno degli indagati che avrebbe filmato le fasi dello stupro sembra per ricattare la ragazza e convincerla a non denunciare. Ma il video sarebbe la prova principale perché i tre sarebbero perfettamente identificabili.

All’interno della Punto dove sarebbe avvenuta la violenza sarebbe anche stato trovato un ciondolo appartenente alla stessa giovane e la maglia deformata del bracciale da cui il ciondolo sarebbe caduto.

Isolate anche diverse tracce biologiche, girate alla Scientifica, e che contribuiranno a chiarire con certezza assoluta il profilo genetico di chi ha preso parte a quella “notte brava”.

La ragazza, 25 anni, quella maledetta sera aveva dato appuntamento a un ragazzo del suo stesso comprensorio, che aveva poi convinto a recarsi a Catania per prendere parte a una serata organizzata alla “Vecchia Dogana” e pubblicizzata sui profili social di alcuni contatti Facebook.

Arrivata al locale, la giovane si sarebbe unita alla comitiva dei tre – che conosceva sempre tramite Facebook – e avrebbe bevuto un po’ più del dovuto, diventando preda dei suoi violentatori. Quando l’accompagnatore della ragazza le avrebbe chiesto di andare via, la stessa si sarebbe fatta convincere da chi le stava accanto, rassicurando l’amico che sarebbe tornata a casa con gli altri conoscenti. Da qui è cominciata l’odissea. E dopo gli abusi l’hanno abbandonata in mezzo alla strada, dove poi la giovane è stata soccorsa di prima mattina da un passante.

Per i tre sarebbe anche potuta passare liscia, ma la giovane ha riferito ai carabinieri, dai quali ha poi sporto denuncia, che durante la passeggiata successiva alla serata nel locale la “Punto” è stata fermata per un controllo dalla polizia. E’ bastato incrociare questi dati, per fortuna, per risalire dapprima al proprietario della vettura e poi ai suoi accompagnatori.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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