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Ragusa: Disabili, una battaglia di civiltà

Di Laura Curella |

«Tra qualche settimana – ha affermato l’onorevole Ragusa – si riproporrà la stessa pesante situazione dello scorso anno. E cosa veniamo a scoprire? Nel 2015 l’ex Provincia regionale di Ragusa è stata destinataria di un contributo di 414.987,55 euro facente parte del fondo di 30 milioni di euro a favore delle Province per le attività di assistenza in favore degli alunni disabili. Leggendo il verbale della conferenza unificata del 21 luglio scorso, si evince che lo Stato ha predisposto, per il 2016, un contributo di settanta milioni di euro previsto per le stesse finalità assistenziali ma solo per le provincie delle regioni a statuto ordinario, quindi non per la Sicilia che è una regione a statuto speciale. Quindi, si sta perpetrando un vero e proprio scippo agli enti territoriali che nella nostra isola, tra cui anche l’ex Provincia regionale di Ragusa, si occupano di assistenza ai disabili. Un danno di proporzioni enorme. Da un lato lo Stato si assicura dalle casse del Libero consorzio comunale di Ragusa il tristemente famoso “prelievo forzoso” che ha messo in ginocchio l’ex Provincia regionale di Ragusa e in quel caso non c’è stata alcuna distinzione tra regioni a statuto ordinario e speciale.  Dall’altro, disconosce tali caratteristiche nel momento stesso in cui dovrebbe erogare un contributo a favore delle ex Province siciliane tra l’altro per finalità legate all’assistenzialismo e più in generale per garantire delle risposte al territorio con servizi essenziali”. L’on. Ragusa, nel suo intervento in Aula, ha proseguito: “L’ex Provincia regionale sta cercando di adottare ogni misura finanziaria (tra cui l’alienazione dei beni di proprietà) per reperire le risorse economiche necessarie nel tentativo, alquanto disperato, di portare in pareggio il bilancio 2016. E’ altrettanto vero che in commissione bilancio, all’Ars, c’è il ddl che dovrebbe assicurare le variazioni necessarie per impinguare le casse delle ex Province. Ma senza l’aiuto dello Stato, verranno comunque a mancare i soldi necessari per il trasporto e l’assistenza igienico-sanitaria degli studenti disabili. Per non parlare, in più, della tutela del personale dipendente che verrebbe meno. Tutto ciò è inammissibile. Chiediamo al presidente della Regione e all’assessore regionale all’Economia Baccei di rivolgersi al Governo nazionale per modificare l’esito della conferenza unificata e fare in modo che le risorse stanziate possano essere destinate anche alle regioni a statuto speciale. Un doveroso riconoscimento per chi ha bisogno di aiuto. In ogni caso siamo pronti a iniziare un’altra battaglia per sostenere le esigenze degli studenti disabili e delle loro famiglie fortemente penalizzati».

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