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Il processo. Confronto con il suocero, il pm verso il secondo no

Di Mario Barresi |

Ragusa. Il pm Marco Rota avrebbe detto no al “confronto all’americana”: rigetto-bis per l’istanza della difesa di Veronica Panarello, nessun faccia a faccia con Andrea Stival. Non risulta la notificata fino a venerdì, ma da fonti qualificate si apprende che l’orientamento della Procura di Ragusa è fermo all’«inutilità processuale, rispetto al quadro probatorio acquisito». Se dovesse essere così, l’avvocato Franco Villardita è orientato a «riproporre la richiesta anche al gup, perché sulla ricerca della verità non intendo fermarmi».

E ora l’attesa è per l’udienza di lunedì 26 settembre: previste «dichiarazioni spontanee» dell’imputata per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Loris Stival. Sarà il giorno del Veronica-show, l’occasione per gridare (forse per l’ultima volta in primo grado) la sua innocenza e la sua ultima verità che chiama in correità il suocero, sul quale le indagini non hanno riscontrato responsabilità sul delitto. Villardita, nell’ultima udienza, ha depositato alcune perizie sulle quali confida molto: una ricostruzione video con la sagoma umana «più nitida» dentro l’auto di Veronica, ma soprattutto una perizia medico-legale con la compatibilità del cavo usb (che la donna dice essere stato usato dal suocero) come arma del delitto, anziché le fascette indicate dall’autopsia.

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