Politica
Vitalizi, la Conferenza Stato-Regioni ultima chance anti-taglio: 70 milioni in ballo
PALERMO – Il timore è che, alla fine, scegliere di non scegliere, non sarà servito a nessuno. Tanto meno alle casse della Sicilia. Dopo che il governo Musumeci nei giorni scorsi ha deciso di non impugnare la norma dello Stato che prevede una riduzione dei trasferimenti per chi non taglia i vitalizi degli ex consiglieri regionali, anche l’Ars, investita della questione e chiamata a produrre mercoledì scorso un ordine del giorno, ha passato la mano.
Il rischio concreto, a conti più o meno fatti, è che la Sicilia possa subire un taglio fino a 70 milioni di euro. Un’altra carta che il governo prova a giocare riguarda la Conferenza Stato-Regioni, che come ha spiegato all’Ansa, il vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, tenterà di trovare una soluzione rispetto alla riduzione dei trasferimenti. La convocazione è attesa a breve.
Le legge dà tempo ai Consigli regionali fino al 31 marzo per tagliare i vitalizi, altrimenti scatteranno le riduzioni dei fondi statali alle Regioni inadempienti. In alcune Regioni è stato introdotto un contributo di solidarietà a carico degli ex consiglieri che percepiscono il vitalizio, in altre invece tutto è rimasto fermo per timore di ricorsi e contenziosi.
In Sicilia il caso è riesploso dopo che il governo Musumeci ha deciso di non impugnare la norma dello Stato, una scelta che mette di fronte a responsabilità anche il parlamento regionale cui spetta l’eventuale delibera sui tagli dei vitalizi, che gravano sul bilancio per circa 18 milioni di euro.
In Consiglio di Presidenza dell’Ars da tempo è stata presentata una proposta del M5s che si è arenata alla luce dei dubbi rappresentati dall’ufficio legale, su possibili contenziosi che potrebbero essere innescati da parte di ex parlamentari, finiti nel centro del mirino degli adeguamenti richiesti.
Proprio su questo è intervenuto il vicepresidente dell’Ars Roberto Di Mauro, chiarendo come «non è più compito del Consiglio di Presidenza. Siamo di fronte a una norma finanziaria che fa un ragionamento diverso». L’ipotesi più opportuna secondo l’autonomista diventerebbe quella di «una riduzione come quella fatta in Liguria del 10 %. Non c’è stata una volontà negativa – conclude poi – sull’ordine del giorno. L’Ars se vuole si potrà confrontare con un ddl specifico».
Il timore di uno scivolamento delle responsabilità tra esecutivo e parlamento che finisca col complicare il quadro è evidenziato dalle opposizioni che, lancia in resta attaccano con Giancarlo Cancelleri (M5s): «Miccichè e Musumeci la finiscano con questo inaccettabile scaricabarile, con questo ping-pong istituzionale tra Regione ed Ars, alla ricerca della responsabilità di chi debba pronunciarsi sui tagli dei vitalizi degli ex deputati, i siciliani rischiano di pagare un conto salatissimo e sarebbe una tragedia. È veramente inaccettabile che per difendere i privilegi di pochi si intacchino i diritti di molti, che già stanno soffrendo e parecchio, per i tagli dell’ultima Finanziaria regionale. «Sul tema vitalizi – ha ribadito fermamente Cancelleri – comunque noi non ci arrendiamo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA