Ragusa
Punta Secca, «il belvedere diventerà realtà»
È il sindaco Franca Iurato ad annunciare la novità, riflettendo su un cammino osteggiato dai detrattori, sostenuto strenuamente dai sostenitori di una scelta maturata dall’esecutivo cittadino negli anni scorsi e annunciata già come certezza nel periodo pre elettorale che ha condotto Iurato alla poltrona di palazzo del Cigno. “Con questo atto, quindi, si pone in opera, dopo non poche difficoltà, quanto fortemente voluto sin dalla campagna elettorale per la mia candidatura – sostiene il primo cittadino di Santa Croce – restituire riqualificato alla pubblica fruizione quello spazio antistante al mare, anche – ma non solo – a fini turistici”. Franca Iurato sottolinea come, con questa opera, si intraprenderà “un passaggio storico per il nostro piccolo Comune, a beneficio della sua comunità”. Prosegue il primo cittadino camarinense: “Ci auguriamo che, già dalla prossima estate, la nostra fascia costiera, così riqualificata, possa godere di questo prezioso valore aggiunto”.
Il progetto, come detto, era già previsto nel programma elettorale presentato dallo schieramento a sostegno di Franca Iurato quasi cinque anni fa, epoca in cui anche altre coalizioni promettevano l’abbattimento di quel rudere fatiscente. Un tasto dolente, di cui si è più e più volte parlato, è stata la questione mutui in relazione alla realizzazione del poggio sul mare di Punta Secca, polemiche spente da Iurato con convizione poiché, come da lei riferito in più occasioni, ”stiamo portando avanti un investimento dedicato alla nostra cittadinanza, alle generazioni future, per far diventare la frazione di Punta Secca un polo di attrazione”.
L’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha disposto esattamente un anno prima dell’affidamento dei lavori, il 19 novembre 2015, la concessione dell’area su cui sorgeva l’ex caserma della Guardia di finanza di Punta Secca al Comune di Santa Croce Camerina (a firmare il verbale di consegna del perimetro, esteso su 916,16 metri quadrati, erano stati il sindaco Franca Iurato e un rappresentante regionale del demanio marittimo). L’iter particolarmente tribolato con un’istanza avanzata all’assessorato competente nell’ottobre del 2012, dopo la demolizione del rudere dell’ex caserma e la cessione all’ente della zona in questione, sembra dunque avviarsi alle ultime fasi.
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