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La tavola “cunsata” di Veronica: «Per sfondare sui social niente finzioni»
Catania – Chissà se le nostre nonne, quando preparavano i manicaretti della domenica per la famiglia che si riuniva, avrebbero mai immaginato di trarre un guadagno – che vada ben oltre il sorriso dei propri cari – dopo tanta fatica. Come? Filmandosi e diffondendo il proprio sapere culinario a quanti più contatti possibile. Oggi sarebbero state brave “food influencer”. Coloro che sui social propongono i tutorial sui propri manicaretti, filmandosi direttamente dalla cucina di casa.
È lecito chiedersi dove stia il guadagno. La monetizzazione arriva dai social. Certo, non si parla di grandi cifre. Ma il riconoscimento maggiore per quanti vorrebbero vivere della propria passione arriva dal mondo online. È così che Veronica Mirabella, 33 anni di Catania, da casalinga si è scoperta “food influencer”… per caso. «Mi sono sposata giovanissima – racconta – e a 17 anni è arrivato mio figlio Filippo. Trascorrevo molto tempo in casa e cucinavo per svago. È una passione che risale all’infanzia: quando osservavo nonna e mamma in cucina, anch’io pasticciavo con loro. Alla passione segue la condivisione e, quando ancora non esistevano le “influencer”, ho creato la pagina e il blog “Veronica’s cook&more”. Non ho subito monetizzavo dalle visualizzazioni perché non volevo guadagnarci. Poi alcuni amici, scoprendo che i miei video già cinque anni fa raggiungevano 80mila visualizzazioni, mi hanno spiegato che poteva essere una fonte di guadagno e oggi, che supero i 260mila follower, ho trovato un lavoro nei social. L’ultima ricetta che ha spopolato è quella dei cornetti Pan di stelle: 5mila like e oltre 100mila visualizzazioni».
Qual è la sua specialità?
«Metto in rete la cucina catanese, intitolando in dialetto le rubriche. Mi inorgoglisce sapere che, oltre a divulgare la tradizione culinaria della mia città, trasmetto anche pillole di siciliano».
Cosa proporrebbe per stupire i suoi ospiti?
«La classica tavola “cunsata”: pasta al forno ricca di ragù e prosciutto, parmigiana e cotolette fritte. Noi catanesi andiamo fieri della nostra cucina e non badiamo se sia estate o inverno: questa tipologia di pranzo la replichiamo anche in pieno agosto, a mare, in cabina».
Quant’è difficile avere una vita privata da food influencer?
«Gestire da soli una pagina con 260mila utenti non è semplice, rispondo sempre a tutti e mi riposo nel weekend. Per i miei follower sono la cuoca della porta accanto. A breve sarò presente a tre eventi in programma a Roma, Bologna e Milano. Mio marito non era abituato alle mie partenze, ma le aziende ormai puntano su di noi per farsi pubblicità».
Come potremmo immaginarla nella sua cucina?
«Fisso la telecamera in modo che la gente veda solo il piatto, per evitare di perdere tempo in casa a prepararmi, tant’è che rimango col pigiama. Lo so, faccio ridere, ma sono questa».
Il segreto per “sfondare” sui social?
«Sono fonte di guadagno se non li si inganna. La gente da casa vuole vedere la vita di tutti i giorni, senza filtri e finzioni. Occorre, però, fare attenzione alle insidie: c’è gente repressa, che dietro una tastiera acquisisce la grinta di un leone. C’è stato chi, guardando i miei video, mi ha dato della terrona, piuttosto che commentare il piatto… A volte piango, ma rispondo a tono: a “montare” è anche la chiacchiera».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA