Enna
Cimitero di Enna, attese lunghissime per trasferire una salma
Le estumulazioni (il trasferimento di una salma da una tomba all’altra) al cimitero di Enna sono difficili perché manca il personale idoneo e gli utenti si trovano ad affrontare una serie di ostacoli insormontabili. Venerdì scorso, Edoardo Leanza , originario di Villadoro, ex gestore di istituto parificato, esasperato per gli esiti negativi ottenuto dagli uffici cimiteriali che hanno sostenuto di non effettuare estumulazioni per mancanza di personale idoneo a tali servizi, necrofori, ha deciso di occupare gli stessi uffici.
Leanza, la cui moglie è deceduta il 13 novembre scorso, aveva ottenuto in prestito la tomba di un amico. Subito dopo aveva fatto tutte le pratiche e pagato per l’acquisto di un loculo nel loculario 3G del cimitero di Enna, che si trova vicino all’ingresso. Ripetute le richieste di trasferimento, ma sempre con risposte negative. Anche venerdì scorso si è recato per l’ennesima volta, al cimitero presso gli uffici cimiteriali. Il responsabile, geom. Volpicelli, dopo averlo ascoltato lo ha accompagnato dal direttore dei servizi cimiteriali, il geom. Mario Cameli, al quale ha chiesto perché tanti ritardi per il trasferimento della salma della moglie nel loculo 3G, acquistato e pagato dopo qualche giorno dalla morte della moglie.
Entrato nella stanza del dirigente Edoardo Leanza decide di effettuare l’ occupazione pacifica della stanza per sollecitare l’amministrazione comunale, alla risoluzione dell’annoso problema che riguarda anche altri 32 cittadini che avevano fatto la stessa richiesta.
Leanza ha telefonato ai carabinieri spiegando cosa stesse facendo e perché e ha invitato Cameli a fare altrettanto, informando i carabinieri e i vigili urbani. Un vigile, giunto sul posto, lo ha invitato a lasciare i locali occupati. Leanza si è rifiutato informando dei fatti i figli e il suo legale Giovanni Palermo. Soltanto dopo tanti convincimenti da parte dell’avvocato Palermo e dei dipendenti comunali Leanza ha deciso di soprassedere, riproponendosi di adire le vie legali nei confronti dell’amministrazione comunale: «Voglio difendere il mio diritto e dei 32 cittadini che si trovano a vivere le analoghe situazioni, vale a dire il trasferimento delle salme da una tomba all’altra» ha dichiarato Edoardo Leanza.
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