Catania
A Etnaland con gli amici, giovane gelese si sente male e muore
CATANIA – «Siamo intervenuti immediatamente con la nostra equipe medica e infermieristica, abbiamo tentato di rianimarlo più volte con il defibrillatore e somministrato i farmaci necessari. Nel frattempo abbiamo anche chiesto l’intervento del 118 e di un elisoccorso che sono arrivati immediatamente. Purtroppo dopo circa un’ora e mezza il ragazzo è deceduto». E’ quanto ha dichiarato Francesco Russello, direttore del parco giochi Etnaland, dove questa mattina ha perso la vita, per cause naturali, un ventiduenne di Gela, Simone Trubia – figlio di un noto imprenditore del Nisseno – che aveva deciso di trascorrere la domenica nelle piscine del parco acquatico in compagnia della fidanzata e di alcuni amici ma che è stato stroncato da un infarto.
Il giovane soffriva di una grave cardiopatia ed era in attesa di subire un intervento e pare avesse ingerito dei farmaci proprio perché non si stentiva tanto bene. Ma fino ad oggi non aveva avuto eventi cardiaci che potessero far presagire la tragedia. Sono intervenuti sia il magistrato di turno che le forze dell’ordine per accertare le cause del decesso, che comunque sono quasi certamente considerate naturali e sarebbero totalmente escluse responsabilità da parte del parco giochi. La fidanzata ha confermato che il giovane aveva ingerito alcune medicine.
Simone Trubia era arrivato ad Etnaland all’apertura dell’impianto, intorno alle 10, in compagnia come detto della fidanzata di alcuni amici. Dopo appena un quarto d’ora, ha iniziato a sentirsi male. Immediato l’intervento dei due medici in servizio nella struttura, i quali più volte hanno tentato di rianimarlo ma purtroppo il ragazzo dopo circa 90 minuti ha smesso di respirare. A Etnaland è atterrato anche l’elisoccorso con un medico rianimatore a bordo ma per il giovane Simone non c’è stato nulla da fare: il suo cuore non ce l’ha fatta e ha cessato di battere. Il cadavere di Simone Trubia è stato trasferito presso l’obitorio dell’ospedale Garibaldi di Catania, dove poi sono arrivati da Gela anche i parenti della vittima sconvolti dalla notizia appresa nel primissimo pomeriggio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA