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Senza soldi, diploma e laurea: ecco come il pastry chef Diego è “rinato” in America

Di Giuseppe Recca |

Sciacca (Agrigento) – Fugge dalla Sicilia nel 2012 con in tasca solo i soldi del biglietto aereo e quanto necessario per pagare un mese di affitto. Voleva entrare nel mondo dello spettacolo e fare il ballerino. Oggi è imprenditore a Houston insieme ad un uomo del quale si è innamorato e che poi ha sposato. Insieme hanno fondato “La Sicilia Bakery&Cafe”, una fetta di Sicilia nel cuore del Texas, dove i sapori dell’isola che aveva lasciato sono ricomparsi e lo stanno aiutando ad affermarsi ed essere felice.

I sette anni a stelle e strisce di Diego Chiarello, 35 anni, di Sciacca, sono un mix continuo di emozioni. Prima la scelta difficile, ma coraggiosa, di lasciare la sua città per sbarcare in America con un bagaglio pieno di sogni: i suoi fratelli sono pasticcieri, lui aveva lavorato con loro, ma amava ballare e disegnare, e sfruttava ogni opportunità per manifestare questa sua passione. Partecipava da protagonista alle sfilate in maschera del Carnevale di Sciacca, era un big nella preparazione delle coreografie e disegnava lui stesso i vestiti, guidava i gruppi più belli e vinceva. Ma Carnevale dura solo pochi giorni, il resto dell’anno Diego soffriva la sua diversità ed i pregiudizi di una terra che, pur con notevoli ed importanti passi culturali, non è ancora come gli Usa.

“Ho sempre vissuto la mia vita sessuale serenamente e non mi sono preoccupato più di tanto dei pregiudizi della gente – dice Diego – ma qui in America è tutto diverso”. La svolta è stato l’incontro con Antonio Rios, l’uomo che dopo solo un anno ha poi sposato. Diego in quel periodo balzò agli onori del chiacchiericcio per essere stato il primo saccense a fare un matrimonio gay. Una vita sentimentale serena e finalmente felice lo ha aiutato nella rinascita: ha cominciato a lavorare come Pastry Chef in un famoso ristorante di Manatthan, ha conosciuto tanti vip del mondo dello spettacolo e in occasione dei suoi ritorni a Sciacca racconta con emozione della grande opportunità che offrono gli States e della passione con cui svolge il suo lavoro.

Prima di aprire la sua attività a Houston, Diego ha partecipato ad un programma televisivo di gastronomia in Italia, in alcune puntate ha parlato di arte pasticciera e presentato piatti della tradizione italiana. “La Sicilia Bakery & Cafe” è oggi il suo regno e la sua quotidiana gioia: quella Sicilia che con decisione aveva lasciato per cercare spazi e libertà in un Paese più aperto e tollerante, oltre che più disponibile nei confronti di chi ha talento, è ricomparsa sotto forma di cannoli, dolcetti di mandorla, cucchitelle, cassate siciliane, cartocci e iris, ovvero i nostri dolci tipici, quelli che senza troppa voglia imparava a preparare nella pasticceria di Sciacca. “La Sicilia è nel mio cuore – ci dice – ma l’America mi ha fatto rinascere. Qui i giovani in possesso di doti trovano con più facilità le opportunità per affermarsi. Io sono andato via senza soldi, senza una laurea e nemmeno un diploma, ma solo una piccola esperienza di pasticceria che mi ha permesso di trovare lavoro e ora di rinascere”.

Poi racconta di una recente soddisfazione: “Una persona che ci ha fatto un ordine per conto di altri – e che per motivi di privacy e sicurezza non ci aveva fornito dettagli, ha comunicato a me ed Antonio che quell’ordine di qualche mese prima di cannoli e dolcetti di mandorla era arrivato sulla tavola dell’ex Presidente degli Stati Uniti George Bush. E’ in questi momenti che ti convinci ancora di più che occorre sempre credere in ciò che fai e nei tuoi sogni”. Il giovane carino, bravo, disponibile con tutti, ma con una tribolazione interna che in Sicilia cercava di non fare intravedere, oggi è un imprenditore dinamico e affermato, preparato professionalmente, felice. La sensazione che la sua passione trasmette al cronista è che siamo di fronte ad una storia con tante pagine belle ancora da scrivere.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA