Sicilians
I sapori delle Madonie incontrano la nouvelle cuisine con Aldo Gennuso
PALERMO – Dalle novelle di Verga alla nouvelle cuisine all’ombra della Torre Eiffel. Aldo Gennuso, pasticcere di 36 anni, nato a Gangi nelle Madonie (Pa), eletto in passato borgo più bello d’Italia dal concorso della trasmissione di Rai Tre “Alle falde del Kilimangiaro”, nel 2014, si è laureato a Palermo a pieni voti in Lettere Moderne. Poi però ha scelto di non trascorrere la sua vita tra libri di letteratura e l’insegnamento e ha preferito coltivare la sua passione, nata fin da piccolo quando trascorreva le giornate nella cucina della madre, della zia e della nonna, depositarie della tradizionale culinaria siciliana che utilizza prodotti locali, profumati e genuini. Una passione che lo ha portato a iscriversi nella scuola internazionale di cucina italiana l’Alma, dove ha perfezionato le tecniche di cucina e pasticceria e ha conseguito il diploma di cuoco professionista. Ha proseguito il suo percorso di formazione nel ristorante che si trova nella reggia di Venaria Reale in provincia di Torino.
Dal Piemonte a Parigi il passo è stato breve. Nella capitale francese ha lavorato presso importanti ristoranti e pasticcerie come l’Hotel Astore, la Pâtisserie di Jonathan Blot, dove ha perfezionato e raffinato le tecniche per la realizzazione di dolci e dessert e da Bernard Loiseau. Attualmente è impegnato nel ristorante Petrus. Non ha mai smesso di formarsi tanto che ha frequentato un corso serale di pasticceria.
«Ho scelto di venire a lavorare in Francia per la sua cucina rinomata in tutto il mondo – dice Gennuso –. Ho ancora voglia di perfezionarmi e imparare da grandi chef pasticceri che riescono a creare vere opere d’arte dal gusto sublime». Ma Aldo non ha dimenticato le sue origini. «Cerco di coniugare i sapori, gli odori e i colori della mia Sicilia nei dessert che preparo per i clienti. Utilizzo gli agrumi, la ricotta, i pistacchi, le mandorle, il melone. In questo modo cerco di far sposare il savoirfaire alla francese con i prodotti della mia terra». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA