Agrigento
San Leone, nuovo blitz fra i parcheggiatori abusivi
Gli agenti della polizia locale ne hanno fermati due, uno dei quali straniero, e gli hanno inflitto una multa da 700 euro
Aree parcheggio, piazze e spazi della località balneare di San Leone completamente in «mano» ai parcheggiatori abusivi. Ogni giorno in questo periodo dell’anno tantissimi automobilisti sono costretti a cedere e consegnare il «pizzo». In molti casi un euro non basta più. Quasi tutti i guardia macchine abusivi, tanti agrigentini e qualche nordafricano, chiedono almeno due euro. Ovvio il fastidio per chi deve lasciare l’autovettura, soprattutto, nei parcheggi liberi. L’altra sera le lamentale sono arrivate alle orecchie degli agenti della Polizia Locale. Sono bastate alcune decine di minuti ai Vigili urbani, appostati in lontananza, per rendersi conto di quanto illegalità, c’è in questo periodo a San Leone. Il blitz lungo il viale Nettuno, tra il Ragno d’Oro e il viale delle Dune. Gli agenti hanno bloccato sette parcheggiatori abusivi. Due, un agrigentino e un giovane straniero, sono stati sanzionati con una multa di 700 euro, ad entrambi sequestrata una somma in monetine (articolo 7 del Codice della Strada), che i soggetti tenevano all’interno dei pantaloni. Gli altri cinque sono stati allontanati e «avvisati». Il tutto sotto lo sguardo compiaciuto di decine di automobilisti e passanti. I Vigili urbani, che hanno curato l’operazione, si stanno occupando delle aree parcheggi della frazione balneare «gestite» da masse di abusivi. Le zone messe sotto la lente d’ingrandimento sono quelle di piazzale Caratozzolo e dintorni, e le strade e piazze vicino le spiagge. Tante le proteste da parte di automobilisti esasperati per le continue richieste di denaro da parte dei parcheggiatori abusivi, i quali aiutano a trovare parcheggio (a pagamento) indicando dove lasciare la vettura. Ma lo fanno con troppa insistenza. Agenti della Municipale impegnati anche a contrastare, chi lascia la propria auto parcheggiata sulla pista ciclabile del viale delle Dune.