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“Fam Trip” investigativo, tour a Catania per il turismo che sarà

Di Pierangela Cannone |

Catania – Che cosa offre Catania ai turisti che la visitano? E qual è l’impatto di fronte a una terra ricca di arte, cultura, contraddizioni ed anche tanto folklore?

Interrogativi all’ordine del giorno per una città che vuole essere volano del turismo in Sicilia. Soprattutto quando si passa sotto le lenti di ingrandimento dei decision maker delle grandi compagnie di crociera che vorrebbero fare scalo a Catania.

È quanto accaduto ieri con lo start di Fam Trip, ovvero il “viaggio di familiarizzazione” con le bellezze della Sicilia orientale, iniziativa organizzata da Catania Cruise Terminal (la società che gestisce il terminal crociere nel Porto di Catania) in sinergia con l’amministrazione, l’Autorità portuale ed i comuni di Nicolosi, Noto e Piazza Armerina per lanciare lo scalo catanese nei grandi circuiti crocieristici dei tour operator nazionali ed internazionali, facendo leva su itinerari alternativi ai tradizionali, ricchi di fascino e attrattiva inespressa.

E quindi, riavvolgendo il nastro, che cosa ha riservato Catania all’arrivo dei rappresentanti delle Compagnie coinvolte nella pianificazione degli itinerari e nell’organizzazione dell’offerta escursionistica a terra, nonché ai rappresentanti della Compagnia armatrici in Italia e ai tour operator?

«Folklore, tanto folklore. Ottima l’accoglienza», è il commento che unisce i pareri di Jessica Dusi di Costa Crociere, Louise Peddelty di Fred Olsen Cruise Lines, Janette Reddel Medov di Agenzia marittima generale e Rosalba Scarrone, blogger, subito dopo la visita alla Pescheria e ai suoi “uomini”, che hanno immesso gli “ospiti d’onore” in un’atmosfera affascinante, ricca di colori, odori e prodotti prettamente made in Sicily.

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A fare gli onori di casa il vice sindaco, Marco Consoli, che per l’occasione ha indossato le vesti di anfitrione, fino al Palazzo degli Elefanti, simbolo dell’identità catanese. Qui i visitatori hanno osservato stupiti lo scrigno della Catania barocca ed intellettuale, fotografando le carrozze del Senato poste nella Corte e l’elegante sala Bellini. Poi lo scatto che domina piazza Duomo, dal balcone del Palazzo di città.

«Sarebbe entusiasmante se anche i turisti potessero affacciarsi dalla balconata – suggerisce Dusi di Costa Crociere -. Ero già stata a Catania ed utilizzerò Fam Trip per familiarizzare anche con le altre città. Sono curiosa di visitare Noto, famoso per il suo barocco “caldo“. Lo scopo del tour è capire se e come variare l’offerta turistica che Costa già propone. Ancora è presto per esprimersi, ma il primo giorno è stato abbastanza coinvolgente».

«Avete pensato a instillare l’usanza dello street food anche alla Pescheria? – domanda la blogger crocierista, Rosalba Scarrone, il cui canale video ha oltre 2milioni di visualizzazioni -. Sarebbe un’offerta che incrementerebbe i proventi di un luogo molto caratteristico».

Louise Peddelty, agente di Londra, invece, è rimasta particolarmente colpita dal calore dei catanesi e, sebbene non parli l’italiano, i suoi occhi palesano lo stupore del tour mattutino, proseguito nel pomeriggio al Teatro antico, al museo belliniano, alla Badia di Sant’Agata e alle Terme Achillee con l’arrivo di Sergio Lo Piano di Trumpy tours e di Stella D’Urso di Msc Sicilia.

Catania, che che se ne dica, è una città che vibra di vita, è un tuffo nel cuore della Sicilia, nonostante le tante criticità che l’hanno caratterizzata e che hanno impedito fino a ora di inserirsi con maggiore frequenza nei grandi circuiti crocieristici.

Domani il tour proseguirà a Piazza Armerina, per poi fare tappa a Noto e Nicolosi. Non resta che augurarsi di avere fatto colpo.

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