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Reati ambientali durante costruzione del Muos, la Regione sarà citata per danni

Di Redazione |

La Regione Siciliana sarà presente come responsabile civile nel processo a un suo dirigente e a sei imprenditori accusati di abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale per la costruzione a Niscemi (Cl) del Muos, il sistema di telecomunicazione militare Usa. Lo ha stabilito il Tribunale monocratico di Caltagirone accogliendo la richiesta di una delle 11 parti civili, il Comune di Niscemi. Gli imputati sono l’ex dirigente dell’assessorato regionale Territorio e ambiente Giovanni Arnone, il presidente della “Gemmo Spa» Mauro Gemmo, e Adriana Parisi, responsabile della “Lageco», società che hanno costituito l’Ati ‘Team Muos Niscemì vincitrice della gara del 26 aprile 2007; il direttore dei lavori Giuseppe Leonardi; e i titolari di tre imprese che hanno lavorato in subappalto: Concetta Valenti della “Calcestruzzi Piazza Srl», Carmelo Puglisi, della «Pb Costruzioni» e Maria Rita Condorelli, della «Cr Impianti srl». Dal fascicolo è stata stralciata la posizione di un cittadino statunitense, non un militare, ma un civile, Mark Gelsinger, nei confronti del quale procede l’autorità giudiziaria statunitense Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, avrebbero realizzato l’impianto «senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformità da essa». Il processo è stato aggiornato al 12 gennaio 2017. (ANSA).

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