Il 15 marzo a Catania, il 16 marzo a Palermo
Parte dal Coppola di Catania il tour nazionale di Cesare Basile
In "U fujutu su nesci chi fa?" (Urtovox) storie che parlano della volgarità del potere politico-economico. Con Basile, voce e chitarra, Massimo Ferrarotto batteria, Luca Recchia basso, Simona Norato pianoforte e cori, Sara Ardizzoni chitarra e cori, Roberta Gulisano percussioni e cori
Il 15 marzo Cesare Basile partirà da Catania con il tour di presentazione del suo nuovo album “U Fujutu su nesci chi fa ?”, uscito il 24 febbraio per Urtovox Records. Il primo concerto si terrà il 15 marzo proprio al Teatro Coppola di Catania, uno degli ultimi teatri italiani ancora occupati dopo il tentativo di rivalutazione degli spazi culturali che era partito nel 2011 da parte di vari collettivi di artisti auto-organizzati e che rappresenta il luogo simbolo di una svolta importante nel percorso artistico e umano di Cesare Basile. Non solo Catania ma buona parte del tour è caratterizzata dalla scelta di continuare a collaborare con quelle realtà che ancora esistono e resistono.Il giorno dopo basile sarà ai Candelai di Palermo. Prima del concerto, alle 18, showcase/firma copie, con presentazione e dibattito moderato da Gigi Razete (La Repubblica), alla Feltrinelli di Via Cavour.
Così anche quest’album è destinato a diventare un simbolo di affermazione nella musica e nelle canzoni di Basile. Sono storie che parlano della volgarità del potere politico-economico che ci vorrebbe tutti schiavi e silenti a condurre una vita sana e regolare, senza responsabilità nelle scelte ma con un mare di stronzate da consumare.Il punto di vista umanista è in linea di continuità con il pensiero di Cesare Basile: si tratta di storie e di canzoni che raramente trovano chi le canti, e che narrano, da una diversa visuale, della proiezione amara che tutti noi siamo oggi costretti a vedere nelle lacrime e nel sangue degli oppressi e dei vinti, sopraffatti dalla brutalità del potere costituito che sempre più spesso e palesemente opera In barba alla vita umana e al suo sacro utilizzo, che viene così stravolta e calpestata, barbaramente umiliata, triturata e sputata fuori alla fine della catena di montaggio del dolore e del castigo. Che ben paga i potenti.
Anche questa volta, sul palco con Cesare Basile una formazione fuori dai soliti clichet che vede aggiungersi a Massimo Ferrarotto alla batteria, Luca Recchia al basso e Simona Norato al pianoforte e ai cori anche Sara Ardizzoni (chitarra elettrica) e Roberta Gulisano (percussioni).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA