Catania
Dissesto Catania, è sì a batosta-Tari Pogliese: «Mai l’avremmo voluto…»
CATANIA – Il Consiglio comunale di Catania ha approvato nella tarda serata di ieri tutte le proposte di delibere economico-finanziarie poste all’ordine del giorno dell’assemblea cittadina, entro i termini previsti dalla legge per i comuni che dichiarano il dissesto, cioè entro 30 giorni dall’esecutività della delibera di default. Approvato anche il piano finanziario del servizio integrato dei rifiuti con un incremento dei costi di discarica pari a circa il 14 % in più rispetto alle previsioni di bilancio degli anni scorsi. Il Consiglio comunale ha adottato gli aumenti lineari, di pari entità, delle tariffe della tassa rifiuti Tari, fatte salve le precedenti previsioni di sgravi ed esenzioni per alcune categorie di contribuenti.
In aula il sindaco Salvo Pogliese, ha spiegato il motivo di tale manovra, «obbligatoria – ha detto – perché la legge fissa inderogabilmente il rientro totale nel bilancio comunali dei costi della raccolta dei rifiuti». Il primo cittadino ha anche annunciato che «l’amministrazione sta avviando un imponente piano antievasione con l’impiego di personale comunale per scovare i tanti, troppi, contribuenti evasori totali che a Catania finora sono rimasti indisturbati». Per queste ragioni Pogliese si è impegnato pubblicamente ad «abbassare, al massimo entro due anni, le tariffe Tari che nostro malgrado abbiamo dovuto adeguare ai costi e ai piani che non abbiamo fatto noi e da cui speriamo affrancarci quanto prima. Il senso di responsabilità e il rispetto delle istituzioni, talvolta porta a compiere atti, come questo aumento, che mai avremmo voluto proporre».
I provvedimenti nel merito sono stati illustrati in aula dal vicesindaco e assessore alle finanze Roberto Bonaccorsi. «Rispetteremo in ogni modo – ha detto Bonaccorsi – l’impegno del sindaco Pogliese ad abbassare la tariffe della Tari entro due anni al massimo, forse già l’anno prossimo, facendo pagare quelli che finora hanno evaso o eluso allegramente la tassa rifiuti pur avendo le condizioni economiche per pagarla».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA